In questi giorni di isolamento causati dalla diffusione del Coronavirus può essere difficile mantenere il contatto con la natura. Per questo, noi di Eliante stiamo divulgando sui social network e attraverso le nostre newsletter una serie di attività di educazione ambientale adatte all’ambito domestico, utili per tenere impegnati bambini, ragazzi e adulti e trasmettere loro nuove competenze e conoscenze.
Per rimanere aggiornato sulle prossime proposte seguici su Facebook! In più, se ti va, puoi inviare disegni, fotografie e storie sulla realizzazione dei vari giochi educativi alla mail verdelli@eliante.it. Con il tuo permesso, useremo il materiale per diffondere ancora di più l’iniziativa.
La sesta attività si intitola “Il Pianeta di domani” e l'abbiamo immaginata per celebrare la Giornata mondiale della Terra, che cade oggi, 22 aprile. Come ogni anno, è fissata dopo un mese e un giorno dopo il primo giorno di primavera. Questa giornata riconosciuta dalle Nazioni Unite è stata istituita nel 1970, nascendo a partire dai movimenti universitari che in quegli anni si battevano in favore di un rapporto più equilibrato con la natura. Da allora, associazioni e gruppi ambientalisti di tutto il mondo sfruttano questa giornata per parlare di temi importanti, come l'inquinamento, il riciclo, la tutela della biodiversità, il cambiamento climatico, l'agricoltura sostenibile e molti altri.
Ed ecco l'attività che vi proponiamo. Chissà quanti di voi, e di noi, in queste giornate trascorse in casa si sono trovati a guardare fuori dalla finestra per osservare la realtà che scorre sotto i nostri occhi. E chissà quanti lo hanno fatto in risposta ai tanti stimoli e alle tante attività, come le nostre, che chiedevano di raccontare, disegnare, fotografare ciò che si vede dalla finestra o dal balcone di casa. Oggi ti chiediamo di affacciarti di nuovo alla finestra, provando però a usare sguardi diversi, che vadano oltre il limite di quello che si vede oggi e di provare a immaginare il futuro. Proviamo quindi a realizzare un nuovo viaggio. Non ci interessa cosa c'è là fuori oggi, perché ci è ben noto, anche per come lo ricordiamo prima dell'emergenza virus: traffico, gruppi di persone, una città che si muove nella routine, per i più fortunati angoli di verde o addirittura vedute affacciate su laghi, colline, boschi…
Ma cosa si vedrà fuori fra trenta, magari cinquanta o addirittura cento anni? Sarà ancora tutto come oggi? Saranno tante o poche le cose cambiate? Prova a immaginare quello che si vedrà dalla tua finestra o dal tuo balcone non oggi ma nel futuro, e raccontalo con una breve storia, oppure raffiguralo con un disegno. Potrai lavorare d'immaginazione e fantasia, provando a farti trasportare da una piccola macchina del tempo che ti farà osservare da casa quello che si vedrà nel futuro. Potrai poi raccontare o disegnare qualcosa che hai sognato, proiettando i tuoi pensieri nel futuro e descrivendoli con i tuoi nuovi occhi. Il mondo sarà forse diverso da oggi, o forse uguale, con nuovi panorami e tanti colori, meglio di oggi oppure… non si sa. Le città del futuro potrebbero lasciare più spazio alla natura, garantire aree verdi per gli animali, favorire i mezzi di trasporto non inquinanti. Potrebbero avere grattacieli ricoperti di piante che rendono l'aria più pura, oppure essere composte da abitazioni più piccole, circondate da orti e giardini. Potremmo ritrovarci sommersi dallo smog, o al contrario essere finalmente in grado di respirare a pieni polmoni.
Certo, del futuro non possiamo sapere nulla con certezza, non sappiamo se sarà peggiore di oggi oppure migliore, ma il nostro futuro dipenderà anche da come riusciamo a immaginarlo oggi perché, usando le parole di una famosa poetessa, “il futuro dipende dallo sguardo con cui lo si guarda”...